Il volto umano ha sempre un grande fascino. Che ci piaccia o no, ha sempre la capacità di attirare la nostra attenzione.
Vi è mai capitato di osservare una macchia o una nuvola in cielo e vederci qualcosa che assomiglia ad una faccina sorridente? Pare infatti che il nostro cervello abbia la tendenza a vedere forme ed oggetti riconoscibili in tutto ciò che ci circonda.
E’ sempre l’elemento umano infatti che cattura la nostra attenzione in un’immagine: basta porre una sola persona all’interno di una foto di paesaggio, e lo sguardo sarà subito attratto da essa.
Mi è sempre piaciuto ritrarre i miei soggetti in location esterne, in modo da inserirli nell’ambiente circostante.
La possibilità di poter godere di diversi scenari messi a disposizione dalla natura che ci circonda, illuminazioni diverse a seconda dal luogo dell’orario e della stagione, sono le caratteristiche principali per cui prediligere un servizio fotografico all’aperto.
Negli ultimi anni però ho ceduto al fascino della fotografia in studio, sperimentandone la bellezza e le sue numerose possibilità.
Nello studio ovviamente non è possibile ricreare la varietà che si può avere con le location esterne, ma questa tipologia di servizio ha dalla sua anche alcuni vantaggi.
Primo tra tutti, la possibilità di scattare in tutte le stagioni, con qualsiasi clima e condizione atmosferica. Non ci sono vincoli di orari, perché grazie alle luci artificiali possiamo ottenere lo stesso effetto sia la mattina presto che a notte fonda. Inoltre è possibile sperimentare con effetti di luce creati ad hoc per ottenere determinati risultati di grande impatto.
In poche parole, abbiamo molto più controllo sulle fotografie che vogliamo realizzare.
La vera sfida della fotografia in studio per me è riuscire a ricreare un clima divertente, rilassato, dove le persone possono sentirsi a proprio agio, anche in uno spazio piuttosto ristretto.
Io c’ho provato, che dite, ci sono riuscita?
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